Industria - Marco Maria Sambo_AltreVisioni R5_1090x720

Teatrino Italia, Riina e la TV di Stato, Taking Care, Sisters of Mercy e altre storie – di Marco Maria Sambo

Sgrunt. Siamo nel 2016 e continua inesorabile lo sfruttamento intensivo dei giovani costretti a fuggire dall’Italia per progettare la parola futuro. Si lavora gratis, si regalano idee, si fanno scadere professionalità e talenti perché qualche pagliaccio un giorno ha detto che con la cultura non si mangia e nessuno è riuscito a dimostrargli il contrario con buone politiche, serie e innovative.

Scenario culturalmente apocalittico. Accendiamo la TV e –invece di guardare il nuovo programma di un talentuoso e sconosciuto autore– siamo costretti a diventare catatonici osservando il figlio di Riina che su Rai1 ci racconta la storiella del padre amorevole e del figlio modello. Una TV che ci invita ad andare al mare invece di andare a votare per i Referendum sulle trivelle, mostrandoci il Presidente del Consiglio in tutte le salse. Una Tv di Stato che balla con le stelle, TV che scherza, ride, si diverte sfoderando sorrisi a 132 denti tirati a lucido per l’occasione. Teatro delle meraviglie o paese dei balocchi, fate voi.

La politica che fa? Bella parola, con inchiostro ormai sbiadito sul vocabolario italiano. La politica che si indigna e poi getta la spugna con gran dignità. La cosa davvero importante, solo una: ricordiamoci di registrare l’ultima puntata grazie alla quale capiremo finalmente come si cucina questo o quel piatto, rigorosamente trendy, così potremo assaggiarlo al prossimo party fashion milanese.

In questo panorama desolante prosegue anche l’esodo degli architetti italiani che ormai strizzano l’occhio allo sceicco di turno, magari in cima alla lista dei finanziatori ISIS, e chiudono l’altro occhio pur di non affondare nel meraviglioso teatrino Italia. Parola d’ordine, resistere alla crisi, a tutti i costi.

E mentre tutto questo accade, al Brennero alzano muri e fili spinati per respingere i migranti. A Idomeni, confine greco-macedone, i bambini sono costretti a camminare nel fango. A Lampedusa il mare si tinge di rosso ogni giorno. Eccetera eccetera. Ma il vero problema è rappresentato da quale imitazione farà Valerio Scanu a Tale e Quale Show.

Non si può dunque dire che Alejandro Aravena, curatore della prossima Biennale di Architettura di Venezia e bravissimo architetto, non abbia centrato il problema intitolando la sua Biennale “Reporting From The Front”. Perché siamo al fronte, tutti, e dobbiamo trovare le soluzioni possibili per uscirne. Tentando di stabilire quale sia il valore dell’architettura, in grado di progettare il bene comune e non solo il ricciolo di qualche tortellone galattico disegnato dall’archistar di turno.

Anche perché, come sostengono i TAM Associati che fanno meravigliosi progetti in Uganda, Senegal, Afghanistan, l’architettura deve essere anche prefigurazione di socialità diffusa e puntuale altruismo, progettato, costruito con impegno e costanza. Per questo hanno intitolato “Taking Care“ il prossimo Padiglione Italia da loro curato. Perché l’architettura non può e non deve essere solamente visione d’arte ma anche visione sociale.

Festeggiamo queste inutili riflessioni brindando alla nostra nuova industriarchitettura, ballando come sempre sul nostro futuro, ascoltando i Sister Of Mercy, “Vision Thing”, a tutto volume.

Ecco il link, buona visione, Sgrunt a tutti: https://www.youtube.com/watch?v=fzsDppxnBTE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito, oltre a cookie tecnici che sono usualmente presenti nei siti, può contenere, come buona parte dei siti, cookie di profilazione di terze parti (per esempio da Facebook, Youtube, Google Analytics). Chiudendo questa finestra, dai il tuo consenso alla loro possibile installazione. http://www.aboutcookies.org/

Questo sito, oltre a cookie tecnici che sono usualmente presenti nei siti, può contenere, come buona parte dei siti, cookie di profilazione di terze parti (per esempio da Facebook, Youtube, Google Analytics). Chiudendo questa finestra, dai il tuo consenso alla loro possibile installazione.

Chiudi