IO LEGGO 2.0 – Non ci sono Petra Delicado e il suo aiutante Firmìn Garzon in questo libro di Alicia Gimenez Bartlett, la scrittrice spagnola che ha inventato una serie di gialli che hanno conquistato il mondo.
Non ci sono i suoi oramai noti poliziotti con le loro “strampalate” indagini in giro per Barcellona e le loro pause a base di birrette, ma in Uomini nudi , il suo settimo romanzo, parlano quattro personaggi con altrettante voci: Irene, quarantenne neodivorziata, un’impresa ereditata dal papà che, in piena crisi economica, sta passando momenti terribili. Genoveva, una sua amica di una decina di anni più vecchia, donna libera nei costumi, gran voglia di divertirsi e tanto denaro in tasca. Javier, insegnante di lettere a spasso, la cui condizione di disoccupato infrange irreparabilmente il rapporto con la fidanzata. Iván, amico di Javier, scaltro e buzzurro quanto basta.
Il modo con cui si muove la Bartlett resta quello che ne ha caratterizzato lo stile e la produzione: lo scavo nella solitudine dell’essere umano, specchio esistenziale in cui si rifrangono le diverse condizioni con cui si può declinare questo universale sentimento, adoperando sempre lo sguardo ironico e mai compassionevole.
Ma sono lo stile e la tecnica letteraria che fanno parte dell’intreccio della trama a rendere questo libro unico e avvincente: per oltre 400 pagine, la scrittrice porta avanti le storie dei nuovi attori della sua personale commedia umana. Il libro è un lungo e movimentato monologo interiore in cui le voci dei protagonisti si accavallano in continuazione, quasi che l’occupazione improvvisa dello spazio di lettura fosse determinata dall’urgenza con cui ciascuno sente l’esigenza di esprimere il carico psicologico che porta con sé.
Alicia Gimenez Bartelett racconta, senza censure, un male di vivere che è incurabile, una lotta di classe in cui le donne sono solo apparentemente vincitrici, anche se protagoniste delle proprie esistenze.
Uomini nudi indaga nell’animo umano, lo scandaglia pagina per pagina, adoperando per la prima volta in letteratura la narrazione “in soggettiva” – tipica del cinema – che rende il ritmo dell’intreccio sempre più incalzante.
L’autrice accompagna il lettore lungo tutta la vicenda, con ironia e partecipazione emotiva. Le sue parole descrivono grandi solitudini, enormi difficoltà relazionali ed affettive, un vuoto emozionale che conduce irrimediabilmente all’alcol, alla droga, allo sballo, ad una sessualità comprata e pagata, pur di sfuggire ai fantasmi di una vita irrisolta, incompiuta, soffusa di infelicità.
Sullo sfondo: la società spagnola, al tempo della grande crisi economica, morale, sociologica, che non solo la Spagna ma l’intera Europa sta attraversando e dalla quale non sembra imminente una via di uscita.
I protagonisti di questo romanzo sono uomini e donne al tempo stesso consapevoli e smarriti, sognatori e indifferenti, timidi e cinici, vincenti e sconfitti: i suoi “uomini nudi”.
La storia e tantomeno il finale non offrono soluzioni, quanto un punto di vista inedito e particolare: dove l’oscuro non sta negli omicidi, ma nell’anima di ciascuno.
Uomini nudi ha vinto lo scorso anno il Premio Planeta, ed è edito da Sellerio come i precedenti Una stanza tutta per gli altri, Vita sentimentale di un camionista, Segreta Penelope, Giorni d’amore e inganno, Dove nessuno ti troverà e Exit; oltre alla serie di gialli già citati con protagonista Petra Delicado.
[Alicia Giménez-Bartlett – “Uomini nudi” – Sellerio Editore:
http://sellerio.it/it/catalogo/Uomini-Nudi/Gimenez-bartlett/8732 ]
