Ho visitato tante città nel mondo, alcune volte ho pensato di aver trovato la seconda città della mia vita, ma solo dopo aver visitato Istanbul ho capito che era lei, senza dubbio e per sempre.
Istanbul è una città di una bellezza da togliere il fiato, storia e arte in ogni angolo, anfratto, strada, piazza e vicolo; i cittadini consapevoli ci vivono con orgoglio e rispetto.
Istanbul è una città divisa tra due culture e due terre (Oriente e Occidente) che convivono tranquillamente insieme mescolandosi e ,a volte,dividendosi per poi rimescolarsi senza disturbare… Sì, proprio senza disturbare, le persone ti passano accanto, ti sfiorano, ti sbirciano ma non si meravigliano, non si fanno domande su chi sei e cosa vuoi, ognuno ha fatto le proprie scelte e vengono rispettate.
Donne con il velo che ridono e giocano con ragazze senza velo. Culture che si scontrano, stridono, si confondono, ma è cosa ovvia per loro. Terra di oriente e d’occidente unite da un ponte che quando lo attraversi senti che qualcosa nel tuo animo sta per cambiare, lo percepisci appena, ma poi quando metti a fuoco ti senti confusa e disorientata, in quale parte del mondo sei? Dove occidente? Dove oriente? Mentre vedi loro che si muovono tranquilli, senza scomporsi.
Personalmente penso che non sia giusto portare il velo, non condivido come vengono trattate le donne, non approvo le rigidità delle religioni, ma ad Istanbul entri in punta di piedi per paura di rompere un perfetto equilibrio creato millenni fa. Quando torni a casa e vedi gli ‘stranieri’, desideri che anche qui le culture si incontrino per legarsi e confondersi. Ma forse accadrà solo tra millenni… Vorrei una civiltà libera, senza frontiere. Ho ancora speranza.
Eleonora Liso
Fotografa e artista, da sempre amante del design e dell'architettura. Il suo lavoro la porta a girare sempre per Roma in Vespa. La fotografia l'ha sempre accompagnata in tutte le sue evoluzioni artistiche, in un costante dialogo tra arte e realtà urbana.